domenica 13 giugno 2021

Alle fronde dei tigli

Sogno d’oblio. Per l’aria il giallo etereo

dei tigli, stordimento lungo il margine

della memoria. Un tuffo oltre le lucide

sponde del vento: pulsa nei ventricoli

 

un senso d’abbandono. Brevi brividi

dentro il lago del cuore. In quel naufragio

galleggia a morto la mia antica immagine,

diversamente ignota, inafferrabile.

 

Non so più riconoscermi. Ora diastole

e sistole impazzite si confondono

e si fondono, rapide, all’unisono.

Sorride appena adesso un’altra maschera.

 

Conoscersi è impossibile, impossibile

bagnarsi per due volte tra le argentee

acque in cui il cuore naviga. Oltre l’ultimo

orizzonte d’azzurro azzurra un’isola.

 

Lontano, là, l’ennesimo miraggio

della nostra partenza. L’ombra tenue

allo sguardo smarrito coglie all’anima

di quei fiori il profumo acre dei secoli.

 

Inizio e fine, nel ritorno ciclico

dei giorni, in cui si perdono, s’annullano

le certezze caduche dell’esistere,

s’incontrano di nuovo e si smarriscono.

 

Non sarò più chi fui. Non so più volgermi

indietro. Non esiste l’ombra vacua

lasciata chissà dove, ormai, dimentica

di sé, di me, dietro l’estrema linea.

 

Casalecchio di Reno (Bologna), 3 giugno 2021

 

Federico Cinti


 

© Federico Cinti

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Immagine da  www.freeimages.com

 

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