Dieci lebbrosi incontrano il Signore.
Il mondo li allontana. Eppure, in via,
nulla è perduto. La speranza in cuore
ha sconfitto l’atroce malattia.
La fede in Gesù Cristo è l’interiore
medicina dell’anima. Il Messia
manda a testimoniare il proprio amore
per loro ai sacerdoti. Ognuno espia
il male, ma uno solo, ormai guarito,
torna indietro, lodando chi ha salvato
la sua fragilità. L’uomo ha sentito
in sé la vita nuova, è stato grato
del dono di salvezza: l’ha seguito
rinnovato del tutto, risanato.
Casalecchio di Reno (Bologna), 13 ottobre 2019
Nell’incontrare
dieci lebbrosi, Gesù li guarda e li ama. Parla con loro; sa bene che cosa
vogliano: desiderano sopra ogni cosa la guarigione. Il Signore lo sa e li
manda, secondo la legge mosaica, dai sacerdoti a dichiarare la loro guarigione.
È stata la loro fede in Dio a salvarli: la malattia del corpo era anche
malattia dell’anima. In quella lebbra vi è un disagio interiore, quello che
separa dal mondo. non che la malattia derivi dal peccato: la malattia è
l’allegoria del peccato. Come la lebbra intacca a poco a poco il corpo, così il
peccato corrode l’anima sino alla perdizione. Nella speranza in Dio nulla è
perduto. Uno solo tuttavia di loro, vedendosi risanato, torna indietro per
lodare Gesù. È un samaritano, uno che i Giudei giudicavano straniero e apostata.
Cerca chi lo ha salvato, cerca chi lo ha risanato. È la fede che lo salva e lo
sana, la fede in Gesù: lo ha incontrato, gli ha creduto e si è salvato. Al di
fuori del nome di Cristo non c’è salvezza. Da soli siamo perduti. Nella luce
della verità l’uomo trova la sua consolazione e la sua salvezza. Da soli
restiamo lebbrosi, senza speranza e senza carità. Certo, alla fede deve seguire
il rendimento di lode, devono seguire le opere di carità. ma questo lo si
impara solo alla scuola del Vangelo, in una sorta di liturgia di vita. Gesù
aspetta che noi chiediamo la nostra salvezza, attende che noi torniamo indietro
a lodarlo e a seguirne l’insegnamento per diventare persone nuove,
spiritualmente sane. Questa è la nostra salvezza.
Copyright testi (C) Federico Cinti 2019
Immagine dal sito : www.casadipreghiera. com
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