degli uomini: essi uccidono soltanto
questo corpo mortale; ma il Signore,
che è la vita, soccorre al nostro pianto.
Noi siamo salvi in lui. Nessun dolore
è vano mai: diviene il nostro vanto,
quando è offerto a Gesù, nel cui amore
tutto in noi si fa giusto, si fa santo.
Gesù è la verità: chi manifesta
agli uomini che è suo, che gli appartiene,
Dio per lui in cielo farà grande festa.
Ma chi non mostra agli uomini il suo bene,
nonostante ogni inutile protesta,
patirà la Geenna e le sue pene.
Casalecchio di Reno (Bologna), 21 giugno 2020
Nella fragilità dell’uomo s’avverte la paura: è la crepa
attraverso cui entrano il dubbio e l’incertezza. Questo sentirsi piccola porta
a cercare una sicurezza negli altri uomini, pur fragili come noi. È un passo
indietro che ci allontana dal Signore. Eppure, proprio quando ci sentiamo in
questa insignificanza, Gesù si mostra a noi, ci tende la mano. Solo nell’umiltà
possiamo comprendere questo grande mistero di salvezza. siamo forse portati a
cercare il consenso o l’aiuto degli altri uomini, nell’illusione di essere
autosufficienti. Eppure, guai all’uomo che confida nell’uomo, non solo negli
altri, ma pure in se stesso. Gesù vede nel segreto e verrà il giorno in cui
tutto sarà chiaro. Proprio allora il Signore si ricorderà di noi e noi del
Signore. Non ci vergogneremo di essere stati piccoli e inutili, ma di non aver
teso la mano a prendere quella di Gesù. Eppure, la Vergine Maria era stata
guardata dall’Altissimo proprio per la sua umiltà, per la sua insignificanza. E
Dio ha fatto grandi cose per lei. Il suo esempio deve dirigere le nostre
scelte, il suo aiuto deve colmare quella paura che abbiamo di essere spazzati
via dal vento come foglie in autunno. Valiamo più di ciò che s’acquista al
mercato per pochi soldi. Eppure, anche quelle compere non avverrebbero, se il
Signore non lo volesse. Anche i nostri capelli sono contati a uno a uno sulla
nostra testa: nessuno ci verrà torto, se Dio non lo consente. Ma Dio consente
solo il bene, anche quando non lo si riconosce come tale, anche nella prova. È
proprio nella prova che non dobbiamo avere paura, perché il Signore non ci
induce a prove più grandi di noi e nemmeno permette che noi siamo distrutti
dalle circostanze della vita. L’esempio di Gesù ci aiuta a comprendere che la
vita va vissuta in ogni suo istante, in ogni sua condizione, perché va
accettata per amore della vita stessa, il cui nome è Gesù. Non è il premio di consolazione,
ma la consapevolezza serena che ci toglie anche la paura di morire. Chi perde
la vita per Gesù, infatti, l’avrà restituita. Questa è la verità che ci è stata
rivelata, in cui crediamo e speriamo. Questo dobbiamo testimoniare al mondo.
Copyright testi (C) Federico Cinti 2020
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