Seme fecondo nel terreno buono,
la tua fede fruttifica abbondante,
docile Chiara, figlia del perdono
vivificante.
Nella speranza d’essere la sposa
di Cristo fosti vergine sorella,
e lo fosti davvero, ardimentosa,
semplice e bella.
Puro nel cielo palpita l’ardore
della tua carità, lampada rara
nella notte all’arrivo del Signore,
sorella Chiara.
Sempre in soave, in pia contemplazione,
tu servisti instancabile la Chiesa,
tua rupe inespugnabile, difesa,
consolazione.
Dona anche a noi, o Trinità beata,
di contemplarti come Chiara un giorno,
in cielo, quando l’anima appagata
farà ritorno.
Casalecchio di Reno (Bologna), 11 agosto 2020
Un pensiero su Chiara, la santa che donò tutta la sua vita al Signore, come una delle vergini sagge della parabola evangelica, perché si è fatta sposa ella stessa di Gesù. Anche Piccarda Donati, amica di Dante, nel III canto del Paradiso, accenna a lei, senza tuttavia farne il nome, per estrema reverenza, per l’umiltà che la contraddistinse tutta la vita:
«Perfetta vita e alto merto inciela
donna più sù», mi disse, «a la cui norma
nel vostro mondo giù si veste e vela,
perché fino al morir si vegghi e dorma
con quello sposo ch'ogne voto accetta
che caritate a suo piacer conforma».
[Par. III 97102]
Viene ricordata dal sommo poeta come fondatrice dell’Ordine delle Clarisse, che vegliano e dormono con lo Sposo fino al morire, fino al giorno in cui egli le chiama a sé in Paradiso. Per Chiara il chiostro, la clausura, significò vivere in pienezza ogni giorno nella soave contemplazione, fuori del mondo, eppure per l’intero mondo. Il Signore era il suo tutto, la sua pienezza, la sua ragione di vita.
Chiara è quasi più della vergine saggia, è la lampada stessa che arde senza spegnersi mai, come indica il suo nome, è l’ardore di carità inestinguibile, perché attinge direttamente in Dio il suo olio, spiritalis unctio, come canta l’inno allo Spirito. Chiara è pure il seme che ha trovato il terreno buono in cui fruttificare cento volte tanto, dopo che il seminatore ha gettato la semente.
in questo giorno d’estate Chiara passa da questa
vita alla vita vera. Pregarla e affidarsi alla sua intercessione non è che
assumerla come esempio e modello di una vera vita cristiana. Mentre tutto
correva a precipizio altrove, ella rimase salda nella fede, nella speranza e
nella carità. Aanche oggi abbiamo bisogno del conforto della sua preghiera,
oggi che si trova al cospetto della Trinità beata. E allora, sorella Chiara,
prega per noi e per il mondo intero.
Copyright testi (C) Federico Cinti 2020
Immagine tratta dal web
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