Nel silenzio insondabile dell’ora
in cui anche la realtà non sembra vera
al sole occiduo, mentre trascolora
obliquo in un’immobile atmosfera
come sospesa, un’altra volta, ancora
nel cuore che non spera e non dispera
l’ultima luce, quella che colora
di qualche sogno pallido la sera,
stanco adagio la mia malinconia
informe, attendo, ma non so più cosa,
che qualcuno mi salvi sulla via
ingiallita dall’aria polverosa
per l’ansia, per la strenua frenesia
di quest’autunno in cui tutto già posa.
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