Nella croce la soglia
aperta oltre la morte. Nel silenzio
aperta oltre la morte. Nel silenzio
del cuore resta l’umile
obbedienza di Cristo, eterno Figlio
di Dio, prima invisibile.
La vita non finisce. Qui in ginocchio
filtra timido il raggio
dell’umana speranza. Nell’abbraccio
infinito dell’albero
glorioso tutto il mondo si rianima.
Morte e Vita si scontrano
in un duello. L’ansia nel prodigio
si scioglie. L’Unigenito
vince l’oscurità, vince le tenebre.
Superato il patibolo
s’apre una nuova via davanti agli uomini.
Casalecchio di Reno (Bologna), 14 settembre 2019
Nel giorno in cui
festeggiamo l’esaltazione della croce siamo posti davanti al patibolo su cui
Cristo è stato obbediente fino alla morte e a una morte di croce. La storia
umana aveva già risolto la contraddizione di chi si era proclamato Figlio di
Dio, ma i fili della Provvidenza sono invisibili, l’azione divina nel mondo
travalica di gran lunga il breve orizzonte di uomini che non sanno vedere al di
là, e Cristo ha vinto la morte in un prodigioso duello, Gesù che era la Vita.
Davanti a ogni croce, quindi, ritroviamo sintetizzato e simboleggiato quel
sacrificio, come una porta che si credeva chiusa, mentre Gesù l’ha spalancata
per sempre. Il patibolo di tortura e annientamento è divenuto segno di speranza
e di eternità. È in fondo ciò che ripetiamo ogni volta che recitiamo la
preghiera che il Maestro ci ha insegnato, quando ripetiamo: «fiat voluntas tua».
Sono le stesse parole che il Signore, nell’orto degli Olivi, ha rivolto al Padre:
«Pater, si fieri potest, transeat a me calix iste. Spiritus quidem promptus
est, caro autem infirma. Fiat voluntas tua». Questo significa ritenere ogni
singolo istante della vita come degno di essere vissuto, in un continuo
affidamento a chi sa che cosa sia meglio per noi. Sono proprio vere le parole
di quel canto in cui si proclama: «Oltre
la croce splende la luce». Esaltiamo la croce perché non è il finis, ma
il transitus, è la via aperta all’infinito amore di Dio.
Copyright testi (C) Federico Cinti 2019 Immagine: Crocefisso - omaggio a Dalì - dal sito: https://scrittoridiscrittura.it
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