domenica 10 maggio 2020

Nella quinta domenica di Pasqua - Anno A - ( Letture: At 6, 1-7; Sal 32; 1 Pt 2,4-9; Gv 14,1-12 )


Gesù, la via, ci è andato a preparare
nei cieli presso il Padre una dimora,
dove insieme con lui potremo stare
senza l’ansia del tempo che divora.

Gesù, la verità, ci ha fatto amare
di Dio l’eterno volto, vero allora,
vero adesso e per sempre, in cui traspare
ciò che saremo e che non siamo ancora.

Gesù, la vita, ha vinto le catene
mortali: la terrena consunzione
rifiorisce in ogni opera di bene.

Nulla impone Gesù, tutto dispone,
non ci abbandona mai, con sé ci tiene,
unica nostra umana redenzione.

Casalecchio di Reno (Bologna), 10 maggio 2020
Ogni volta che sentiamo Gesù lontano, il nostro cuore è preso dal turbamento: sembra che se ne vada via per sempre, lasciandoci col gravame della nostra pochezza. Ci piacerebbe essere autosufficienti, poter badare sempre a noi stessi, ma ci accorgiamo che non è così. Quando il Signore ci sembra lontano, tutto perde di senso. Cercare Gesù significa invocarlo, pregarlo, chiedere che stia con noi ogni istante. In quei silenzi forse più che mai egli è con noi e ci ricorda che è presso il Padre a prepararci una dimora, a prepararci un posto dove il nostro turbamento si trasforma in gioia, perché Dio è la gioia autentica. Il cammino ci appare lungo o breve, ma Gesù ci ha rassicurati che è lui la via. Se vogliamo restare con lui, non possiamo che percorrere la sua via, come i due discepoli di Emmaus: parlavano di Gesù e Gesù era con loro. Dove conduce quella via se non al cielo, al Paradiso? E una delle litanie lauretane prega Maria proprio come «porta del cielo»: il nostro viaggio giungerà a destinazione quando rivedremo Maria, Madre celeste del Salvatore e della Chiesa, la donna che ha racchiuso in sé chi né la terra e il cielo poteva contenere. Su quella via il Signore è verità, l’unica verità al mondo: tanti hanno preteso di risolvere i problemi dell’umanità, ma sono state le buone intenzioni che lastricano la via alla perdizione. Solo Gesù è verità, perché è il volto del Padre: chi vede Gesù, chi lo conosce, chi ne è fratello, vede il Padre, conosce il Padre ed è vero figlio del Padre. Un’umanità nuova è stata rigenerata in Cristo: nulla è più come prima. In quella via la verità si è fatta reale e presente, si è fatta uomo e trasfigurazione di ciò che tutti quanti saremo. E saremo nuovi nella vita nuova, perché la vera vita è proprio quel Gesù che ha vinto la morte in un prodigioso duello. Il Creatore della vita non poteva essere sconfitto: ha trasformato la nostra condanna in redenzione. L’unico bene esistente si trova in quella via, che è stretta solo per chi ardisce di poter gestire a proprio piacimento ciò che gli è stato affidato dalla pietà celeste. Non vive per la verità chi vive per se stesso, perché al posto di Dio pone solo il proprio io. Non è vita quella di chi rifiuta il principio stesso della vita. È questo il turbamento che a volte ci coglie, se dimentichiamo quel che Gesù è veramente. La Chiesa sola ci può aiutare a essere come è giusto che siamo secondo il volere di Cristo, Salvatore nostro e del mondo. 
Copyright testi (C) Federico Cinti 2020
Immagine tratta dal web

Nessun commento:

Posta un commento