Non c’è un’età per essere
di Dio: Maria Goretti, dall’infanzia
sei stata irreprensibile,
vera in tutta te stessa, pura, candida,
per rimanere vergine,
intatta per Gesù, per la sua gloria,
per il suo amore, l’unico
bene che eccede ogni altro desiderio.
Non c’è un’età per vivere
per Dio: Maria Goretti, come giovane
figlia, il tuo amore autentico
per lui ti ha fatto vivere in famiglia
con un eroico slancio,
tanto che agli altri tu sembravi un angelo
vivo nella letizia
di stare con Gesù, nella sua gioia.
Non ha un’età il martirio
di chi è di Dio e per Dio fra gli altri uomini,
anche se il mondo incredulo
guarda senza capire, segue immagini
false di cupidigia
che hai sempre rifiutato senza cedere,
finché tu, ferma martire,
non hai effuso il tuo sangue per l’Altissimo.
Hai dato al tuo carnefice
il tuo lieto perdono per redimerlo
dal suo orribile crimine,
e così tu hai salvato la sua anima
compiendo in lui il miracolo
della sua conversione, segno autentico
della divina grazia,
perché fosse con te nell’ampio abbraccio
del Salvatore, il Figlio
eterno di Dio Padre con lo Spirito,
sorte e corona, premio
di chi giunge nel cielo, nostra patria.
Casalecchio di Reno (Bologna), 6 luglio 2019
Tutto in santa Maria
Goretti (1890-1902) dimostra che è possibile amare Dio al di là di ogni limite.
e non importa l’età, l’estrazione sociale, l’istruzione o l’aspetto esteriore:
il Signore guarda nel segreto e nel segreto ricompensa chi di lui ha timore. In
una vita semplice, ma devota, Dio trova il suo compiacimento e così questa
giovane martire si vota totalmente alla carità, aiutando la madre Assunta
Carlini, quando il padre Luigi muore di malaria nell’Agro Pontino, presso
Nettuno, dove la famiglia si era trasferita da Corinaldo (Ancona) in cerca di
lavoro, accudendo ai fratelli e alla casa. La piccola Maria è innamorata di
Gesù e vive i suoi pochi anni nella pienezza del servizio in nome di chi le ha
insegnato che il sacrificio è dono non per gli uomini, ma per il Creatore e
Redentore del mondo. Maria brama la santa Eucarestia al punto di fare molta
strada per partecipare alla Messa. Effonde il suo sangue per Cristo quando
Alessandro Serenelli, innamoratosi di lei secondo la carne, tenta di abusarne,
ma invano: Maria resiste alla violenza, anche se viene ferita a morte dal
giovane che conosce e che non crede capace di quel gesto. Il giorno dopo, in
ospedale, prima di aver ricevuto i sacramenti e di spirare, dice al sacerdote
di perdonare Alessandro Serenelli, perché vuole che vada con lei in Paradiso. E
in effetti, dopo aver scontato la pena inflitta dalla giustizia umana, Alessandro
si pente e si converte, chiedendo il perdono della madre Assunta e vivendo in
santità. Questo, forse, è il primo miracolo della piccola Maria Goretti, santa
dei nostri giorni. Copyright testi(C) Federico Cinti 2019
Immagine: dal sito http://www.santamariagoretti.it/
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