lunedì 23 aprile 2018

Nella quarta domenica di Pasqua

La voce del pastore rassicura
ogni singola pecora del gregge,
la guida per l'incerta valle oscura,
la sostiene, la nutre, la protegge,


le dà coraggio, quando è malsicura,
la custodisce sempre, la sorregge
se si trova in pericolo, la cura
nella sua malattia, la rialza e regge,


perché il pastore buono dà la vita
per il suo gregge, non sa darsi cuore
se non trova la pecora smarrita,


perché al mondo c'è un unico pastore
per questa umanità così svilita
alle volte, Gesù, nostro Signore.


Casalecchio di Reno (Bologna), 22 aprile 2018




La quarta domenica del tempo di Pasqua è dedicata al "buon pastore". Certo, come faceva notare il mio amico don Francesco, con cui stiamo leggendo il Quarto Vangelo alla parrocchia del Fossolo di Bologna, il martedì sera, nella mitica sala Bologna, il testo originale dice il "bel pastore", nel senso di valente, di grande qualità, un po' - "si parva licet" - come si dice di un giocatore che è "un bel giocatore". Ecco, Gesù dice di sé: "Io sono il buon pastore". E "Io sono" è proprio il nome che Dio dà di se stesso a Mosè sul Sinai: nel quarto Vangelo Gesù lo ripete molte volte a sottolineare proprio la sua divinità. E ancora il "buon pastore" dice che "dà la vita per le pecore" e sempre don Francesco faceva notare che il testo originale dice che "dà l'anima" (anche il latino del resto traduce correttamente). Insomma, è un pastore che si spende tutto per il gregge, che è un unico gregge, un gregge grande come il mondo, perché egli è il pastore universale. Dice anche di più Gesù: dice che è la porta del recinto e chi vuole entrare o uscire deve necessariamente passare attraverso di lui. Quest'immagine mi ha sempre colpito, perché tutto passa attraverso il Signore, che è creatore del mondo, "per mezzo di lui tutte le cose sono state create". Oh, nella storia molti sono stati coloro che hanno cercato di ergersi a pastori, ma uno solo è il pastore, come uno solo è il gregge. Il Vangelo è molto chiaro. E c'è da sperare che molti siano coloro che, sulla scorta del "buon pastore", vogliano offrire la propria vita al servizio del gregge, come operai della messe. Per questo nella quarta domenica di Pasqua si celebra la giornata delle vocazioni sacerdotali. Insomma, è proprio una grande festa quella di oggi.

Copyright (C),Federico Cinti 2018
Immagine: Gesù, il buon pastore. Mausoleo di Galla Placidia, Ravenna.


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