domenica 16 settembre 2018

Esaltazione della santa Croce


Trionfa oggi la Croce che ha ridato
nell’offrirsi pietoso del Signore
una speranza all’uomo disperato
lungo la via tortuosa del dolore

per l’incerto procedere affannato
dall’ansia irrefrenabile del cuore
in un vivere a volte dissennato
senza più umanità, senza stupore,

oggi il legno s’è fatto carne viva
mentre fiorisce il desiderio anelo
nell’animo smarrito che soffriva

di giungere con gioia fino al cielo
lassù, lassù, fin dove l’occhio arriva,
secondo la parola del Vangelo.

Casalecchio di Reno, Bologna, 15 Settembre 2018


Mi è stato concesso, per grazia singolare, di essere vissuto da sempre in una località che si chiama Croce. Credo che sia un segno d’elezione, un segno distintivo, quasi un’indicazione ricevuta direttamente dal Signore su come avrei dovuto impostare il mio percorso di vita. E in effetti è stato così, perché avere come protettore delle nostre vie, delle nostre case, dei nostri cuori Gesù crocifisso è veramente insostituibile. In questo giorno nella nostra parrocchia è festa, festa grande, perché celebriamo la nostra redenzione, la nostra salvezza. E da un paio d’anni, poi, abbiamo ricevuto anche un’altra grazia, quella di poter costituire un’unica comunità con la parrocchia confinante di San Gioacchino, dopo che il nostro parroco fondatore, don Tonino, è stato richiamato alla casa del Padre proprio a settembre, proprio in procinto di inaugurare il cinquantesimo del suo ministero pastorale. Nella Croce cielo e terra si uniscono come spinta verso il Paradiso, ma spinta ecumenica, di tutto il mondo, nelle braccia del Salvatore. C’è di che avere gratitudine. Oggi ci guida don Mauro, nostro parroco e pastore, ma sono sicuro che don Tonino e il Signore sono con lui e con noi.

Copyright (C) testi Federico Cinti 2018
Immagini:Google immagini

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