Il primo tra i comandi del Signore,
il più importante, quello che precede
gli altri, è il comandamento dell’amore
su cui si fonda la più vera fede:
ama il Signore Dio con tutto il cuore,
con tutta la tua forza, che non cede
davanti a nulla mai, con il valore
di cui il corpo mortale ti provvede.
Il secondo, che fa da complemento
al primo, di cui è splendido riflesso
in ogni situazione, in ogni evento
di questa vita, bene già promesso
a chi in Dio pone il suo compiacimento,
ama il prossimo tuo come te stesso.
Casalecchio di Reno (Bologna), 4 novembre 2018
Nel
leggere dello scriba che pone una domanda al Maestro, si rivela il senso ultimo
della vita. Non è certo per metterlo alla prova che gli domanda quale sia il
più importante di tutti i comandamenti: lo scriba è alla ricerca della verità.
E quella verità è racchiusa in un’unica parola, che è amore. Gesù rivela il
senso ultimo della nostra ricerca, che è amare Dio con tutto il cuore, con
tutta la forza e la virtù di cui siamo capaci, quasi a dire che ogni nostra
fibra trova il suo naturale appagamento e compiacimento nel nostro Creatore. E
come Dio ama gli uomini, così anche gli uomini amando Dio non possono che amare
gli altri uomini, come atto di profonda uguaglianza e somiglianza a Dio. E' un
amore vero, disinteressato, oblativo, che è tutto teso a continuare l’opera
creatrice del Signore. Non vi è amore di Dio senza amore del prossimo, perché
il prossimo nostro va amato come noi stessi. Così si costruisce il regno, così
si attua quel «venga il tuo regno» del «Padre nostro» che recitiamo
quotidianamente e più volte al giorno. Lo scriba vuole trovare la via che porta
al Signore e un giorno se lo trova davanti. Non sa che sta parlando proprio con
Dio, che sta interrogando quel Dio che ha conosciuto attraverso le Scritture e
attraverso i suoi fratelli. Eppure, avviene così anche a noi, quando ci
mettiamo alla ricerca di Dio dove si fa trovare. La fede deve portare alla
carità, alla condivisione e alla compassione, altrimenti resta come un seme
sterile, improduttivo. Il mondo fatica a capire, perché si muove su altre
leggi, su altri comandamenti. Ma noi dobbiamo essere luce del mondo e sale
della terra, perché è un dono troppo prezioso quello che ci è stato fatto per
tenerlo nascosto. Anche lo scriba alla fine si è fatto coraggio e ha chiesto. E
la sua ricompensa non ha tardato ad arrivare.
Copyright (C) testi Federico Cinti 2018 Immagine: http://www.parrocchiadimarcellinara.it/2017/10/per-dio-e-il-prossimo-lo-stesso-amore/
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