domenica 27 gennaio 2019

Nella terza domenica del tempo ordinario - Anno C - (Letture: Ne 8,2-4.5-6.8-10; Sal 18; 1Cor 12,12-30; Lc 1,1-4; 4,14-21)

Si è avverata in Gesù la profezia:
il Signore dimora in mezzo a noi,
egli che è verità, che è vita e via,
e dà tutto se stesso per i suoi:

la Parola s’è fatta Eucarestia,
Pane di vita senza un prima e un poi
nell’eterna bontà, nell’armonia
in cui ciò che Dio vuole è ciò che vuoi!

Ora possiamo, oltre ogni umano velo,
ben al di là dei limiti, guardare
con occhi fiduciosi verso il cielo,

ora possiamo veramente amare
tutto il mondo alla luce del Vangelo,
luce di carità, senza sbagliare.

Casalecchio di Reno (Bologna), 27 gennaio 2019



È Gesù a svelare gli arcani dei tempi antichi, è Gesù a rivelare le verità nascoste nelle profezie, è Gesù a dare pienezza all’attesa del cuore, di ogni cuore. Ecco dunque che, come di consueto, va il sabato in sinagoga, nella sinagoga di Nazareth, del suo paese, dove è cresciuto e tutti lo conoscono, e si siede assieme ai suoi, a coloro che lo conoscono, a dire in fondo che la sua presenza è il fondamento di ogni assemblea liturgica. Poi, secondo il racconto di Luca, si alza a leggere: gli è dato il rotolo del profeta Isaia  e, trovato il passo in cui si dice che «lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l’unzione e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio, per proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; per rimettere in libertà gli oppressi e predicare un anno di grazia del Signore», proclama che quel giorno quella scrittura si è adempiuta in lui. È lui la Parola di verità, venuta ad annunziare la lieta novella, che il regno dei cieli è già qui presente tra noi, che non esistono più prigionieri, che a tutti si è svelata la luce, la luce vera, la luce del mondo. In quel momento e per sempre il mondo è stato rinnovato e trova il suo nutrimento nell’assemblea che noi chiamiamo Messa, mensa di parola e di Pane vivo, d’Eucarestia, consacrato per Cristo, con Cristo e in Cristo. Non c’è altra via di salvezza sotto il cielo che possa liberare gli uomini da colpa e morte. E tutti nella sinagoga cominciano a guardare Gesù con gli occhi dello stupore, come noi oggi sappiamo che proprio attraverso quello stupore che si fa certezza di qualche cosa di grande siamo chiamati a una gioia che non ci potrà essere tolta. E Per questo la Messa è davvero «fonte e culmine» della nostra vita e della Chiesa. 
Copyright testi(C) Federico Cinti 2019 
Immagine: Gesù nella sinagoga di Nazareth - Fonte: http://amico.rivistamissioniconsolata.it/2016/09/01/luca-09-ges-nella-sinagoga-di-nazareth/

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