Nel tuo
nome, Gesù, c’è la salvezza,
perché
soltanto tu sei il Salvatore;
nel tuo
nome, Gesù, c’è la dolcezza
del perdono,
che è il balsamo del cuore;
nel tuo
nome, Gesù, c’è la bellezza
dell’universo
amato dal Creatore;
nel tuo
nome, Gesù, c’è la grandezza
del Padre
buono e del Consolatore;
nel tuo
nome, Gesù, nel mondo intero
si piega
ogni ginocchio, ogni creatura
proclama nel
tuo nome ciò che è vero;
nel tuo
nome, Gesù, questa natura
umana può
conoscere il Mistero
infinito di
Dio senza paura.
Casalecchio di Reno (Bologna), 3 gennaio 2019
Con quanta fede e con
quanta ragione Simon Pietro, pieno di Spirito Santo, proclama dopo la
Resurrezione del Signore: «non vi è infatti altro nome dato agli uomini sotto
il cielo in cui è stabilito che possiamo essere salvati» (At 4,12)! Ed è veramente
così, perché il nome di Gesù, imposto direttamente da Dio al figlio nascituro
di Maria per mezzo di Gabriele, significa proprio «Dio è salvezza» o «Dio
salva». Ecco dunque che l’essenza stessa di Gesù è quella di essere il
Salvatore, il Redentore degli uomini. Nel suo nome i Discepoli guariscono i
malati e scacciano i demoni, secondo il racconto evangelico: «i settantadue
tornarono pieni di gioia dicendo: “Signore, anche i demoni si sottomettono a
noi nel tuo nome”» (Lc 10,17). Ed è davvero così, è davvero come scrive Paolo
ai cristiani di Filippi nel mirabile inno cristologico: «Per questo Dio l'ha
esaltato / e gli ha dato il nome / che è al di sopra di ogni altro nome; /
perché nel nome di Gesù / ogni ginocchio si pieghi
/ nei cieli, sulla terra e sotto terra; / e ogni lingua proclami / che Gesù Cristo è il Signore, a gloria di
Dio Padre» (Fil 2,9-11). Per questo è giusto celebrare il nome di Gesù, come
già dal XIV secolo si comincia a fare per impulso di san Bernardino da Siena,
perché la salvezza nostra e di tutti gli uomini non può venire che da colui che
si è definito «via, verità e vita» e anche «la porta delle pecore» perché «se
uno entra attraverso di me, sarà salvo» (Gv 10,7b.9). Prima di Gesù l’unico
nome era quello di Dio, nome che non si poteva nemmeno pronunciare; ma il Figlio
non solo lo ha reso pronunciabile, chiamandolo Padre; ma, essendone la gloria
vivente, la manifestazione visibile, lo ha reso pure conoscibile, per quanto è
possibile ovviamente agli uomini conoscere il mistero infinito di Dio. ma a noi
basta il nome di Gesù. Casalecchio di Reno (Bologna), 3 gennaio 2019
Copyright testi(C) Federico Cinti 2019
Immagine: Monogramma IHS, con angeli inginocchiati, in cima all'altare maggiore, Chiesa del Gesù, Roma. Fonte:Wikipedia - https://en.wikipedia.org/wiki/Holy_Name_of_Jesus
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