mercoledì 11 aprile 2018

Piove il mercoledì

Ascolto di lontano un pianoforte
arpeggiare infinite onde sonore
all’orlo della stanza, sulle porte
d’un labile aldiquà quasi incolore,


ascolto, tra le sillabe contorte
del solito indicibile rumore
del pomeriggio, tra le cose smorte
intorno, senza vita, senza cuore,


e ascolto, ascolto, mentre fuori piove
non so che pianto questo giorno strano
su cose vecchie ormai, su cose nuove,


libero dal fluire quotidiano
nel mare immenso, nell’immenso altrove
dell’essere per essere lontano.


Casalecchio di Reno (Bologna), 11 aprile 2018



Nel cercare un antidoto efficace al trito pomeriggio di metà settimana, di un mercoledì come gli altri in cui piove... certo, perché debba piovere sempre di mercoledì da Marino Moretti in poi io devo ancora capirlo. Eppure quella poesia, "A Cesena", bellissima, in terzine ceccane (checché io ne sappia, Moretti dopo Pascoli è l'unico a usarla dopo Cecco: non è male, no? Ma parlare di metrica, oggi, è sempre rischioso, oggi dico che nessun poeta vuole regole, almeno a parole) ha fatto scuola. Eh, Marino Moretti, il grande poeta di Cesenatico, con quella poesia: "Piove. È mercoledì. Sono a Cesena, / ospite della mia sorella sposa, / sposa da sei, da sette mesi appena" ("A Cesena", 1-3). Insomma, è cupo che intristisce l'anima, mentre il calendario sostiene risoluto che è primavera, accidenti: primavera! Non si fa così, non si fa che, dopo alcuni giorni di tempore, tutto ripiombi nell'inverno impalpabile, quello che rimane addosso come un vestito, tanto è umido e insopportabile. anche parlare del tempo è insopportabile, ma che si deve fare per distrarsi un po', oggi che piove e che è mercoledì? Appunto, mercoledì, quello di Cesena, della sorella sposa da poco, da sei mesi appena. E noi che stiamo a Bologna? No, no: ci vuole un antidoto che salvi dalla malinconia d'un giorno inerte. E allora mi sono messo ad ascoltare J.S. Bach, il "Clavicembalo bentemperato" e la mia immaginazione ha cominciato a volare fino a raggiungere l'infinito. E ora mi sento libero... dalla pioggia, dalla malinconia, da tutto quanto.

Copyright (C) Federico Cinti 2018
Immagine: Piazza Maggiore, Bologna, foto di V.N.

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