domenica 7 ottobre 2018

Il giorno del Santo Rosario



Rosa più bella di qualsiasi rosa,
luce del giorno, gioia della sera,
dolce tranquillità di chi riposa,
di chi lotta ogni istante forza vera,

consolazione sempre generosa
di chi vacilla, scivola, dispera,
insegnaci con cura premurosa
la docile umiltà della preghiera,

santa Madre di Dio, così che in cuore,
spesso incerto com’è, com’è precario
nell’assordante correre delle ore

di un mutevole mondo tanto vario,
ritroviamo la pace del Signore
meditando i misteri del Rosario.

Casalecchio di Reno (Bologna), 7 ottobre 2018
 Ho sempre in tasca una corona: in questo modo, richiamo costantemente me stesso alla necessità di pregare, di meditare i misteri della vita di Gesù e di Maria. Se sono solo, nel mio raccoglimento, ho l’impressione che sia un intimo colloquio con la Vergine, che mi ascolta e che mi benefica. Eppure, quanto è più bello trovarsi nella recita comune, quando tutte le voci consuonano nell’unico elevarsi al cielo! Solo in questa dimensione si può trovare la giusta via verso la salvezza, perché bisogna avere un cuore solo e un’anima sola per essere veramente Chiesa. Confesso che, all’inizio, ho faticato molto a capire; ma proprio il desiderio di entrare sempre di più in questa realtà mi ha fatto gustare la letizia di tali momenti di condivisione. E poi trovo che sia una bella immagine quella delle corone di rose da donare a Maria, proprio come doniamo i più bei fiori alle persone che più ci stanno a cuore. È la nostra mamma celeste ed è giusto riunirsi intorno a lei, pregarla e farci ricolmare di quella grazia di cui è tutta circonfusa. Il Rosario è così un dono, avuto e ridonato, un’ancora di salvezza, un’arma di pace contro le storture cui spesso assistiamo. E allora dico grazie a Maria e al suo cuore immacolato.



Copyright testi(C) Federico Cinti 2018
Immaginetta: B.V. del Rosario e i santi protettori di Bologna - Guido Reni - da raccolta privata

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