penso quello che dico e dico quello
che penso, a volte in forma di sonetti,
sono modestamente molto bello,
so resistere quasi a denti stretti
all'altrui (poco al mio) intimo rovello,
ma non rinuncio a esprimere gli affetti
togliendo dalla testa il mio cappello,
so leggere di greco e di latino
e provo un certo gusto per l'antico
che prelibo con brioche e caffettino,
sono anche dolce, dolce come un fico,
faccio ogni cosa sempre perbenino
e mi chiamo ovviamente Federico.
Casalecchio di Reno ( Bologna) 5 Marzo 2018
Ogni tanto da qualche recondito cassetto della memoria, non so come e non so perché, esce un mio autoritratto, diverso sì dagli altri, ma con alcuni tratti comuni. Ecco, uno di questi è proprio la modestia. Sì, lo devo ammettere una volta per tutte: non me la tiro per niente, come diciamo qui a Bologna, sono umile e modesto. Oh, che ci posso fare? Le doti sono doti. e poi altra costante è quella dell'amore per la brioche e il caffettino, possibilmente macchiato... poi, oh: non sono un integralista. E ancora la predilezione assoluta per il mondo antico, in particolare quello latino, anche se poi non disdegno affatto quello greco. E la poesia... anche la poesia mi dà molto, è una delle mie note distintive. Insomma, cose ben conosciute da tutti coloro che hanno avuto la straordinaria fortuna di conoscermi. ecco, devo dire che ora uso meno il cappello, meno di una volta intendo dire, perché mi hanno detto che un uso prolungato può causare la perdita dei capelli... oh, non ne sono rimasti molti, ed è poi questo il motivo vero per cui voglio mantenere i superstiti. Se qualcuno desidera scrivermi, io sono sempre qui, in attesa del momento della gloria.
Copyright foto e testi (C) Federico Cinti 2018
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