martedì 19 giugno 2018

In cerca d'armonia

Incespico distratto tra grovigli
contorti di vocaboli dal suono
tetro di cupe sillabe, spiragli


ben oltre la realtà priva d’appigli
nella rarefazione in cui non sono
le cose più, vertiginosi sbagli


di senso, di ragione superiore,
fino alla pace autentica del cuore.


Casalecchio di Reno (Bologna), 19 giugno 2018



Lo so, di là da quella eterea cortina che ci circonda, che ci stringe come un abbraccio, esiste l'armonia, la vera armonia, quella che pacifica l'animo. Le parole, alle volte, le parole dico che usiamo in modo distratto e superficiale, sono come tanti macigni che appesantiscono il nostro cammino alla ricerca di quell'armonia di cui tanto si sente il bisogno, perché è pace interiore. E allora ho il desiderio di liberarmi da quei contorcimenti mentali che sono le parole e i discorsi astrusi che io stesso intesso. Anche la poesia deve essere così, libera dagli orpelli di una costruzione faticosa e tortuosa solo per dimostrare che si è sfogliato il vocabolario alla ricerca di termini desueti. La poesia è un'altra cosa: la poesia è come la vita; anzi, la poesia è la vita e deve parlare di noi come noi parliamo a chi ci legge o ci ascolta. Ecco l'armonia vera, ecco il logos che squarcia le tenebre della nostra comprensione nel mistero del mondo. E non c'è un aldiquà e un aldilà: tutto è stretto in una misteriosa armonia. il limite lo fissiamo noi, con le nostre false certezze, con la pervicacia con cui ci ostiniamo a crederci autosufficienti. Ecco, l'armonia che voglio per me è amare e sentirmi amato per quel che sono, non per quello che voglio o devo apparire. La via di fuga c'è: in noi va aperto il varco della libertà che ci è stata donata.

Copyright (C) Federico Cinti 2018
Immagine: Photo by Ales Krivec on Unsplash

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