quella che ascolto al chiaro della luna,
quando intorno null’altro più si sente
su questa terra fattasi ormai bruna,
una voce mi dice assai suadente
cose che non mi ha detto mai nessuna,
quella che mi sussurra pure assente
all’anima rapita, una voce, una,
la tua, lo sai, che è musica, armonia
d’un sogno tra le nuvole sospesa
più bella d’ogni umana melodia,
la tua, mai udita prima, mai intesa
tra il quotidiano correre per via,
la tua, sempre d’amore così accesa.
Casalecchio di Reno (Bologna), 14 giugno2018
Dentro o fuori di me, quando cammino, quando resto seduto o non ci penso, sento una voce dolce, come musica dell'anima e nell'anima, una voce che sussurra ineffabili parole. E mi lascio cullare da quel suono così suadente, lieve come una carezza, fresco come l'aria della sera in un torrido giorno estivo. E il mio cuore s'allaga d'armonia, colmo di tutto quello che desidera, pieno di ciò che solo può riempirlo. E questa voce scava, sempre di più fa breccia nel mio essere, nel mio profondo, simile a un'eco sentita in un'inafferrabile lontananza, eppure viva e presente. È la voce d'un tu che finalmente ti completa, che dà sostanza a chi veramente sei, a chi veramente è. E si può dire noi, uno nell'altra, senza più bisogno se non di restare assieme, come davanti alla luna che illumina una notte placida e tranquilla, come nelle poesie dei poeti, così assorta e pensosa. E la voce è in quel noi, quella voce siamo noi, di fronte al mondo, di fronte all'universo che si fa piccolo davanti al senso vero delle cose. E la voce sei tu, sono io, anzi noi.
Copyright (C) Federico Cinti 2018
Immagine: Photo by Arnau Soler on Unsplash
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