Sacro cuore del dolce mio Signore,
hai conosciuto il male e l’agonia
del nostro mondo pieno di dolore
lungo la tetra, faticosa via
del sacrificio estremo per amore
che tutto accoglie in sé, che tutto espia
nel lavacro del sangue, nel pallore
della morte del corpo perché dia
la vita vera a chi ha riconosciuto
che in te, soltanto in te sarà salvato
per sempre, che sei tu l’unico aiuto
del nostro essere breve, limitato,
però lieto d’avere ricevuto
per grazia il tuo perdono dal peccato.
Casalecchio di Reno (Bologna), 8 giugno 2018
Il secondo venerdì dopo la Pentecoste si celebra il Sacro cuore di Gesù ed è una festa grande, perché si rende culto grande a quella parte del corpo umano di Gesù che ha diritto di essere adorata, perché il cuore è simbolo dell'amore del Salvatore del mondo. Molto profonda e significativa è la sua rappresentazione, coronato com'è di spine, sovrastato dalla croce e trafitto dalla lancia; in più, il cuore è circondato dalle fiamme ardenti dell'amore che Cristo porta per tutti i peccatori. E non bisogna gioire per questo, non si deve essere lieti? Anche il nostro cuore, quindi, si conforma a questa dimensione di grazia, perché nel cuore di Gesù sono contenute tutte le grazie di cui abbiamo bisogno. Riconoscere tale verità cambia radicalmente il modo di vedere la realtà, perché ci rende liberi. Ed è proprio una grande festa, quella del Sacro cuore di Gesù, associata a quella del Sacratissimo cuore di Maria, di cui si fa memoria il sabato seguente, ossia domani, perché sempre la Madre è unita al Figlio nel disegno della salvifica redenzione del mondo.
Copyright (C) Federico Cinti 2018
Immagine: Goudborduurwerk H. van Severen, Sint-Niklaas Ca.1900, Wikipedia
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