Nella perfetta
unione coniugale
tra uomo e donna,
nella sua armonia
inscindibile,
eterna, originale,
Gesù ci indica il
metodo, la via
maestra per
risolvere ogni male
del nostro duro
cuore in agonia
per cui nulla più
conta, nulla vale
se non il nostro
io nella follia
di un’autosufficienza
dissennata,
se non torniamo
semplici, indifesi
come bimbi dall’anima
infiammata
dal desiderio d’essere
compresi
da quella verità
che si è incarnata
per donarci una
vita senza pesi.
Casalecchio di
Reno (Bologna), 7 ottobre 2018
La risposta di Gesù ai farisei che lo
avevano interrogato sulla liceità o meno del ripudio della moglie da parte del
marito supera di gran lunga ogni aspettativa: il ripudio, infatti, altro non
era che una divisione, una rottura, una contraffazione dell’ordine naturale
voluto da Dio nel momento della creazione dell’uomo a sua immagine e
somiglianza, un uomo che è maschio e femmina e ricompone la sua unità insieme,
non da solo, perché non è cosa buona che l’uomo resti solo. Il matrimonio è
l’unione tra le due parti che formano l’uomo nella sua più intima somiglianza,
nella sua immagine di Dio. Se i farisei non capiscono questo, non sono in grado
nemmeno d’interpretare il progetto, il disegno di Dio sull’umanità. Gesù
contrappone alla durezza del cuore degli uomini di tutti i tempi la legge
dell’amore, dell’unità, dell’armonia. Le divisioni, le separazioni, le rotture
non sono mai cosa buona. E se il matrimonio è l’immagine della fedeltà della
chiesa a Cristo, beh, allora si comprende che la posta in gioco è non solo la
felicità tra la moglie e il marito, ma tra tutti i componenti di quel corpo
mistico che è il corpo della Chiesa. Bisogna superare le diffidenze, le
invidie, le malignità con la legge dell’amore; bisogna tornare puri come bimbi
per potersi fare abbracciare da Gesù. Già, il Signore lascia che i bimbi vadano
a lui.
Copyright testi(C) Federico Cinti 2018
Immagine:Gesù e i bambini - da : https://sites.google.com/site/gliinsegnamentidigesu/
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