domenica 16 settembre 2018

A Francesca



Ti penso, con un po’ di nostalgia,
come a volte si fa, ti penso spesso,
anche se il tempo se n’è andato via,
ti penso, sì, ti penso pure adesso

ricordando una tua fotografia
che non so più dov’è, ma fa lo stesso,
ti penso, penso a te, che eri la mia
compagna preferita, lo confesso,

ti penso, e sei tu quella, sempre quella
il cui sguardo cercavo nel contorno
della mattina, bella, anzi più bella,


lo sai, lo so, di chi ti stava intorno,
perché in me la memoria non cancella
che il sedici settembre, oggi, è il tuo giorno.

Casalecchio di Reno (Bologna), 16 settembre 2018

Da quando andavo al liceo, il Minghetti di Bologna, il 16 settembre è sempre stato per me il compleanno di Francesca. E anche adesso, a distanza di tanti anni, resta un momento in cui mi fermo a pensare a quell’epoca così dolce nella memoria, anche se non è stata poi così facile da sostenere. Insomma, ogni tanto, l’impressione di essere dei piccoli Leopardi ce l’avevamo con quello che c’era da studiare. Oggi non mi pare così, oggi che sono dall’altra parte, anche se avrei pure fatto altro (a livello professionale ovviamente), ma li capisco i miei studenti. Non so, vorrei ancora essere dalla parte dei banchi. A me poi è sempre piaciuto stare in ultima fila, in una linea di trincea un po’ più riparata. Col tempo si erano formati in classe dei piccoli gruppetti e nel mio c’era Francesca appunto, la mia compagna preferita. Oggi lo dico con molta sincerità e serenità, ma all’epoca ero un po’ più restio e forse timido. Poi, oh, lo so: tutti i miei compagni sapevano della mia predilezione per lei. E dire che all’inizio non l’avevo nemmeno notata. Già, perché era – e credo che sia ancora – persona un po’ schiva. Molto bella, sì, lo ammetto, e questo aiutava i tentativi d’approccio; ma, soprattutto, era molto acuta. Insomma, era brava. Col tempo siamo rimasti molto amici, anche se ovviamente poi ci si è persi un po’ di vista, tranne per me che in questo giorno dell’anno, in cui non riesco a non ricordarla. Anche l’anno scorso le avevo scritto qualche cosa, e forse era anche più bella di quella di quest’anno, ma fa poi lo stesso. Mi ha detto che il mio augurio in poesia le è piaciuto molto e tanto mi basta. Insomma, lo ridico pure qui: auguri, Francesca…


Copyright (C) testi Federico Cinti 2018
Immagine:  Photo by Chi Pham on Unsplash


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