venerdì 7 settembre 2018

A inizio Settembre

Una carezza tiepida il respiro
del giorno nella pace settembrina
che s’esala in un languido sospiro,


una dolcezza semplice, un sorriso
di luce che si stempera e declina
in un attimo rapido, improvviso,


una musica eterna di stagioni
senza età, eppure ormai volate via,
tra queste case rosse di mattoni
su cui indugia oggi un po’ di nostalgia.


Casalecchio di Reno (Bologna), 7 settembre 2018



Un po' di nostalgia oggi mi prende e non so dirne il motivo. Mi prende e basta. Nella fissità del tempo che non sembra passare, aspetto tra le solite quattro cose che giunga sera, una sera così limpida, così lieve. E il giorno ha una luce obliqua, che stempera sfumando lontana il ricordo di un'estate che ormai cede il passo ad altro. E aspetto, aspetto che passi, nel languore di un fare sempre uguale a se stesso. E il tempo fugge via tra le carte polverose che leggo e rileggo quasi instancabilmente nell'ansia di ritrovare ciò che ho smarrito, in un'eco lontanissima di un'epoca che non ricordo più, ma che continuo a vivere senza sosta. E forse è solo l'attesa che si compia quel che non so, che si giri la pagina bianca, la pagina nuova da scrivere. E tutto mi pesa, e tutto mi resta indifferente, come credo di essere io al tutto che mi circonda, almeno in apparenza, perché nulla è per caso. E rileggo i miei poeti, quelli che da sempre mi accompagnano a capire chi sono e che cosa faccio. E forse è questa la mia nostalgia.

Copyright (C) Testi Federico Cinti 2018
Immagini: Google immagini 

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