sabato 29 settembre 2018

Santi Michele, Gabriele e Raffaele - Arcangeli



Un fulgore di fiamma come spada
tra le tenebre dense del peccato
che ci tenta ogni giorno sulla strada,

sostegno, guida, intrepida difesa,
Michele, del nostro animo affannato,
inesausto custode della Chiesa!

Un alito di vento nel soave
candore limpidissimo di giglio,
Gabriele, un sussurro nel tuo «Ave,

Maria» e l’annuncio che sarebbe stata
madre di Dio, lei, figlia del suo Figlio,
feconda nel suo grembo e immacolata!

Medicina del cuore in questa vita
difficile, speranza sul cammino
che non sembra più avere via d’uscita,

Raffaele, paziente guaritore
dei nostri corpi, balsamo divino
per conoscere il volto del Signore!

Negli Arcangeli Dio si manifesta
nella sua Trinità, nella sua gloria,
e cielo e terra insieme fanno festa
al Signore del mondo e della storia.

Casalecchio di Reno (Bologna), 29 settembre 2018



Oggi è la festa degli Arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele.
Mi pare molto significativo che la Messa che oggi si chiama vetus ordo (quella preconciliare o straordinaria), si concludesse con la lettura del Prologo di Giovanni e con una solenne preghiera a san Michele Arcangelo, il capo della milizia celeste che, come afferma decisamente Dante, «fé la vendetta del superbo strupo» (Inf. VII 12). Già, Michele cacciò dal paradiso l’angelo più bello, quello che aveva osato ribellarsi a Dio credendosi o volendosi credere come lui. E allo stesso modo, nell’Apocalisse, è sempre Michele che sconfigge il drago con sette teste e dieci corna. Insomma, è proprio il nostro difensore dagli attacchi del maligno, del tentatore. Del resto, il suo nome significa «Chi è come Dio?» e mostra la sua fedeltà nella lotta contro i nemici di Dio.
Allo stesso modo si celebra nella festa odierna assieme a Michele l’Arcangelo Gabriele, il messaggero per eccellenza, che ha il compito di rivelare la volontà di Dio agli uomini. Il più grande annuncio da lui fatto fu quello alla giovane Maria di Nazareth: le manifestò clamorosamente la volontà di Dio di farla madre del Salvatore ed ella, altrettanto clamorosamente, rispose «sì». Anche il nome di quest’Arcangelo rivela la potenza di Dio, perché significa «Forza di Dio». nel suo «Ave, Maria» si racchiude l’inizio della salvezza del mondo intero, di tutta l’umanità senza eccezioni.
Così il terzo degli Arcangeli di cui conosciamo il nome, perché riportato nella Sacra Scrittura, Raffaele, che significa «Dio guarisce», è ricordato nel libro di Tobia come giovane bellissimo che accompagna il figlio del vecchio e cieco Tobia in una missione lunga e pericolosa. proprio il suo aiuto farà sì che il giovane compia felicemente la missione assegnatagli, trovi moglie e riesca anche a guarire col veleno d’un pesce velenoso la cecità del vecchio padre. Ecco, allora, che veramente in Raffaele il Signore guarisce chi a lui s’affida.
In questo giorno, quindi, in cui la liturgia celebra i tre Arcangeli è giusto gioire, perché riconosciamo che il Signore è sempre con noi, per tutto il dispiegarsi della storia del mondo.
Copyright testi(C) Federico Cinti 2018
Immagine:autore Marco d'Oggiono anno 1516 circa titolo Pala dei tre Arcangeli
  da https://www.santodelgiorno.it/santi-michele-gabriele-e-raffaele/

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