l’icona di Maria, che ci protegge
dal Colle della Guardia, in processione
scende tra i bolognesi, li sorregge
come una madre i figli in afflizione,
li ascolta soccorrevole, li regge
lungo l’impervia via, cura e dispone
la sua cara città all’unica legge
scritta per l’uomo, quella dell’amore,
alla ricerca della gioia vera,
secondo la parola del Signore,
e noi con fede autentica e sincera,
Vergine santa, sempre, a tutte le ore,
ti supplichiamo in fervida preghiera.
Casalecchio di Reno (Bologna), 5 maggio 2018
Anche quest’anno, come del resto ogni anno dal 1433, ai primi vespri della VI domenica del tempo di Pasqua, la venerata icona della Madonna con Bambino, che la tradizione attribuisce addirittura a San Luca evangelista, viene portata nella città di Bologna con una solenne processione che parte dal Colle della Guardia, dove l’immagine è conservata dal lontano 1194.
Resta poi nella cattedrale dedicata a San Pietro alla devozione e venerazione di tutti i bolognesi che vedono nella Madonna di San Luca la grande patrona di Bologna e la sentono quasi come madre, tale e tanto è l’afflusso per pregarla, per parlarle o anche soltanto per vederla. Anche quest’anno si è ripetuta questa tradizione, che emoziona sempre, perché il popolo bolognese risponde sempre con grande affetto e calore a quest’appuntamento.
Del resto, come si sente dire da tutti, la Madonna di San Luca non si tocca. Anche io lo vivo come un momento veramente intenso e, per noi che stiamo a Casalecchio, il primo appuntamento se non si parte dalla basilica sul colle è al Meloncello, il bell’arco che congiunge la salita con il portico di via Saragozza. E anche porta Saragozza è stata ristrutturata in modo tale da aprirsi in un abbraccio per accogliere degnamente la Madonna nel momento in cui visita la sua città e i suoi figli devoti.
C’è anche un bell’inno che si canta, anche se si dice nella seconda strofa «Dall’Oriente mistica, / lieta, serena aurora, / alla città di Felsina / giungesti, alma signora», e studi recenti dimostrano che non sia icona orientale, ma d’area padana. Oh, prima o poi forse si procederà alla stesura di un altro inno o alla correzione di quello corrente, ma poco importa: la Madonna di san Luca non si tocca! Qui comunque è possibile ascoltare l’inno in questione:
Copyright (C) Federico Cinti 2018
Foto di V.N.
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