un’eco sul punto che muore,
sospiro di voce segreta
tra i battiti alterni del cuore,
avverti per l’aria irrequieta
vibrare un sottile stupore
all’ansia ora fattasi lieta
dolcezza, soave colore
che scivola in mille cascate
da crepe improvvise di un cielo
incerto da troppe giornate
di pioggia, di tetro sfacelo,
d’inverno, di fredde ventate,
se il sole ti squarcia quel velo.
Casalecchio di Reno (Bologna), 10 maggio 2018
In questa primavera così strana, così atipica, sempre ammesso poi che si possa trarre una regola dalle condizioni atmosferiche, che in questi ultimi anni non sono più prevedibili a lungo termine, anche un raggio di sole, anche una parvenza di chiarore al di là delle nuvole genera nel cuore una speranza, come un sospiro che si dà di sollievo dopo aver scampato l'acquazzone. Sì, è vero, maggio è di solito piovoso e alterna momenti di quasi estate a giorni cupi di fine inverno, ma mai come quest'anno, almeno per quel che io mi ricordi. Mi viene da dire che, poi, è così in ogni situazione: quando si vivono periodi, più o meno lunghi, di difficoltà, nel momento in cui passano, tutto sembra più bello; anzi, tutto è veramente più bello e acquista un senso, il senso vero delle cose buone. Ecco, il clima esterno assomiglia, molte volte, a quello interno (meglio avrei detto interiore, forse, ma poi non veniva il gioco di parole). C'è sempre speranza, quindi, che tutto volga per il meglio, soprattutto se abbiamo uno sguardo positivo su noi stessi e su quel che ci circonda e che possiamo determinare. Ed è bello anche pensare, come ho sentito questa mattina al mercato, mentre ero alla spesa, che per forza è così, perché a Bologna è scesa la Madonna di San Luca: non appena tornerà sul Colle della Guardia, infatti, il tempo s'aggiusterà e la stagione sarà bella. anche questa è una bella attestazione di fede e di affidamento a chi certo guida i nostri passi.
Copyright (C) Federico Cinti 2018
Immagine: God rays, Aaron Price, https://www.freeimages.com/
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