serena nella notte
si rispecchiò la luna
tra le infinite rotte
prima della partenza
verso l’estremo ignoto,
sottile evanescenza
d’un essere remoto
da noi, da questo mondo
sicuro e inconsistente,
e andai così errabondo
verso l’estremo Oriente.
Terre diverse e uguali
tra genti sconosciute,
piazze, palazzi, viali
di città mai vedute
trovai sul mio cammino
certo nella sua meta,
trovai sul mio destino
fatto di spezie e seta,
sotto le stelle d’oro
di quel celeste impero,
unico mio tesoro
sul lungo mio sentiero.
Tutto portai nel cuore,
dono d’un giorno antico,
fasto, dolcezza, amore,
come sorriso amico,
d’amico ormai lontano
nella memoria lieve,
svanito a mano a mano
al sole come neve,
sogno sognato ancora
nell’ultimo passaggio
del tempo che divora,
sogno d’un lungo viaggio.
Casalecchio di Reno (Bologna), 14 luglio 2018
E nulla fu più come prima, il cielo, la terra, il mare: tutto cambiò d'aspetto e di colore, tutto ebbe un nome e una collocazione. L'immaginario di un universo esotico e incantato divenne quello che è per noi oggi a partire dalle parole, dai racconti, dalle sensazioni di Marco Polo, mercante, figlio di mercante, veneziano, che si diresse alla volta di un mondo ignoto ai più, quello della Cina e dell'Oriente estremo. Non fu un diario, non fu la cronaca di un viaggio, ma il racconto delle meraviglie viste, udite, toccate, percepite con i sensi nuovi di un nuovo Adamo alla ricerca del Paradiso che gli è stato promesso. E il viaggio giunse a destinazione, divenne ragione di vita e di conoscenza, percorso esistenziale e intellettuale. E Marco tornò a casa, nella sua Venezia, cresciuto, cambiato: tornò uomo carico di esperienze da raccontare ai suoi contemporanei, ai posteri (pare che Cristoforo Colombo possedesse una copia del "Milione", l'opera di Marco Polo, studiata e annotata), a noi che ricerchiamo ancora nel viaggio un senso profondo e unico. E così, dopo il viaggio fantastico di Dante attraverso le realtà ultramondane, il viaggio reale e fisico di un mercante alla ricerca di se stesso. Anche di questo, come di altro, si parla al "Giardino poetico", questa sera, 14 luglio, ore 18:30 per i più giovani e alle 21:00 per tutti, presso il Teatro dei 25, via Cesare Abba 6a (Bologna).
Copyright (C) Federico Cinti 2018
Immagine: Sari, Lotus Head https://www.freeimages.com/
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