venerdì 6 luglio 2018
Papà, per il tuo compleanno
In casa tua non è cambiato niente,
è tutto ancora come lo hai lasciato
quando ci salutasti sorridente
nel bianco dove ti eri addormentato,
perché ti so, ti sento qui presente,
anche se molto tempo è ormai passato
quasi per sbaglio, come indifferente,
e mai, io non ti ho mai dimenticato,
papà, ma so che sei nell'altra stanza,
nella camera a fianco ad ascoltare
tutto ciò che si fa nella speranza,
nell'ansia, nella voglia di restare
come volevi tu, nell'esultanza
di quando ci potremo rincontrare.
Casalecchio di Reno (Bologna), 6 luglio 2018
Ci sono giorni come questo in cui più di altri sento la tua mancanza, papà, perché vorrei con te festeggiare il tuo compleanno. Sì, lo so che non ci tenevi poi più di tanto; però, era un momento per condividere ancora di più se possibile qualche cosa di bello. Ecco, bastava farti sorridere e questo era per noi un momento bello, anche se tu eri sempre sereno. Insomma, oggi che sono grande mi mancano molto questi momenti, soprattutto quando si giunge a sera e si fa un po' il bilancio della giornata. E risento le tue parole, ti ritrovo ancora davanti al divano a guardare la televisione, o a dormire per poi dire che non era vero. Insomma, so che non ci hai mai lasciato veramente, ma che sei nella stanza vicino a prepararti (e a prepararci) a qualcosa di grande. Il tesoro che ci hai consegnato è davvero inestimabile e nessuno ce lo potrà mai togliere. Ecco, forse questo non ti ho mai detto in modo schietto e diretto, ossia un grazie di quello che eri e che hai voluto che noi fossimo sul tuo esempio. il resto conta poco: quando penso, infatti, a queste cose mi sento a casa, sì, mi sento a casa tua.
Copyright (C) Federico Cinti 2018
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Bellissiama poesia, sincera e semplice, e per questo molto condivisa. Grazie
RispondiEliminaSì, è per il mio papà, mancato già da anni, troppi anni. Ma la sua, ora, è una vicinanza finiza diversa: lo sento sempre con me e questa è una certezza. Grazie infinite...
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