Ai rami d’un albero il sole
rimane adagiato un momento
dimentico delle parole
azzurre del vento,
rimane così come appeso
un tempo che sembra infinito
nel giallo impalpabile steso
sul cielo stupito,
rimane col giorno che muore
immobile e l’aria già nera
che ha aperto le porte del cuore
all’umida sera.
Casalecchio di Reno (Bologna), 31 luglio 2018
Nella calura estiva il sole sembra non
tramontare mai, quasi si perdesse o volesse smarrirsi tra le cose tutt’intorno
a noi, tra le case e le piante dei giardini o lungo il Reno. E così lo ritrovo
appeso ai rami d’un albero, silenzioso tra il canto delle cicale che ne cantano
la sua lenta, inesorabile agonia, allagando di sé tutto l’orizzonte. Ma in quest’attimo
che non pare avere fine, in cui tutto si ferma, impercettibile sopraggiunge la
sera, fresca d’un azzurro limpido nella sua liquidità trasparente. E anch’io
rimango lì ad ascoltare musiche ignote, che risuonano solo in me, mentre il
mondo circostante sembra incurante di questo spettacolo, e forse lo è pure, ma
non importa. Il pensiero corre ad altre età e ad altri luoghi in cui tutto è
perfetto, in cui tutto è ancora intero, alla ricerca della speranza.
Copyright testi e foto (C) Federico Cinti 2018
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