con solo
una e una sola posizione,
dimostrandomi
sempre o nero o bianco
quando si
prende qualche decisione,
per non
creare dubbi e offrire il fianco
alla
solita iniqua discussione,
di cui mi
sento ormai sempre più stanco,
con
doppie, triple o quadruple persone.
Nel mio
parlare voglio essere chiaro,
perché
sappiano tutti ciò che sento,
anche nel
caso che sia dolce o amaro,
per poter
dire ovunque e ogni momento
quel
verbo un po’ difficile e un po’ raro
che altro
non è che questo: non mi pento!
Casalecchio di Reno (Bologna), 22 gennaio 2018
Non sarà di certo sfuggita a nessuno l'allusione patentissima all'incipit della canzone dantesca "Così nel mio parlar voglio esser aspro", anche se i toni sono meno forti. In verità, vorrei solo sottolineare che cerco la coerenza, desidero soltanto essere o bianco o nero, per non dover dire, alla fne, come qualche volta pure è capitato, che mi pento. Insomma, le morali doppie, triple o quadruple non mi sono mai andate a genio. Io provo a non deludere né gli altri né me stesso. Poi, come dice Petrarca, "spero trovar pietà, non che perdono".
Copyright (C) Federico Cinti 2018
Immagine: Sandro Botticelli, Dante Alighieri, tempera su tela, 1495, Ginevra, collezione privata
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