Azzurre carezze di vento
allagano a lucide ondate
per qualche incantato momento
la noia d’un giorno d’estate,
un attimo di straniamento
su strade silenti, assonnate,
tra case assopite in cui sento
rinascere antiche giornate
di giochi, di sole, di mare,
di ciò che vorrei, ma non posso,
purtroppo, non posso più fare,
e queste carezze che ho addosso
e queste carezze che ho addosso
di nuovo mi fanno sognare
un po’, solo un poco, commosso.
Casalecchio di Reno (Bologna), 20 agosto 2018
E sedendomi qualche minuto in terrazza ho avvertito
la dolcezza del vento, caldo sì, maCasalecchio di Reno (Bologna), 20 agosto 2018
lieve, comunque rigenerante in un giorno caldo d’estate come questo. Eppure, quei tocchi leggeri hanno riaperto in me mondi sepolti, ricordi assopiti chissà dove e chissà perché. Mi sono rivisto al mare, davanti all’infinita azzurrità del mare, stupito oggi come allora, quando in altre età si poteva (o si doveva) fare tutto, almeno con la fantasia. Oggi forse è meglio, perché quando si è grandi, diciamo così, ciò che appartiene all’età dei bambini si lascia da parte. La voglia di sognare, però, no, quella resta, quella riaffiora prepotentemente e accompagna ogni mio desiderio di gettare al di là dell’ostacolo il cuore e realizzare ciò che si spera e si vuole. Ecco, in un giorno così stanco, come questo lunedì di fine agosto, torno a naufragare nell’azzurro dei sogni e non è certo piccola cosa: la vivo, infatti, come un grande dono. E l’anima si culla in questo infinito mare.
Copyright (C) testi Federico Cinti 2018
Immagine: foto A.M.
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