Chiaro il
messaggio fattosi missione
nell’urgenza del
tempo che diviene
troppo breve, nell’ora
dell’azione
alla ricerca del
comune bene
per tutti noi, per
tutte le persone
stanche d’imposizioni,
di catene,
perché Dio chiede
la condivisione
intima delle
gioie, delle pene,
senza mezze
misure, anche se pare
una strada
difficile, infinita,
molte volte
impossibile da fare
da soli, quasi
senza via d’uscita,
ma Gesù ci è
venuto a ad aiutare,
a nutrirci di sé,
pane di vita.
Casalecchio di Reno (Bologna), 12 agosto 2018
Alle
volte, quando tutto ci pare impossibile per le nostre forze fragili, limitate,
perché così profondamente umane, Gesù viene in nostro soccorso, viene a
liberarci dalle paure e a chiederci tutto. La sua richiesta è piena di
compassione, di desiderio di condividere tutto quel che siamo con lui, che è
tutto, fino al momento estremo, in cui egli si fa pane di vita, disceso dal
cielo, per noi. È una cosa grande, che molti stentano a capire, e mi ci metto
pure io, perché si pensa di sapere tutto, nella nostra presunzione, di come
vadano le cose. E invece no, Gesù viene a confondere un po’ le nostre ingenue
certezze, perché altro non sono che piccole ipocrisie costruite sul poco o sul
niente. Se si vuole divenire veramente persone umane, dobbiamo condividere
tutto con lui e con gli altri, mangiare di quel pane che ci aiuta a costruire
fin da qui, da questa nostra dimensione terrena, il regno dei cieli. Molti non
lo volevano accettare, perché pensavano di sapere tutto di Gesù, il figlio di
Giuseppe e di Maria. Anche oggi succede che molti si arrocchino nella loro
pretesa di scienza fondata sull’io e su uno studio che elimina completamente il
pensiero di Dio dalla loro vita. Gesù viene a risvegliare la coscienza di
tutti, a chiederci la missione, che è testimoniarlo fino in fondo, sino alla
fine. Con umiltà, e col suo aiuto, questo è possibile.
Copyright (C) Federico Cinti 2018
Immagine: Ricordo di Prima Comunione - Raccolta privata
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