sabato 25 agosto 2018

E a un tratto



Sommesso un frusciare di foglie
sussurra una nenia di pianto
tra gli alberi lungo le soglie
dell’anima senza rimpianto,

parole che il cuore non coglie
appieno, ma sente soltanto
lontano, tra immagini spoglie
di sogni trascorsici accanto,

e a un tratto la pioggia che cade
attesa da tante giornate
su cose, su case, su strade

vissute ogni giorno, bagnate
da gocce più rade o men rade,
e a un tratto finisce l’estate.

Casalecchio di Reno (Bologna), 25 agosto 2018
E senza quasi accorgertene, così, quasi per sbaglio, anche se poi tutto era già stato previsto, ti ritrovi in una giornata d’autunno, grigia, piovorna, con un velo di malinconia, come se poi le cose non capitassero veramente così, per cui in modo troppo rapido tutto cambia e ti sembra che quel che hai vissuto non esista più, ma sia solo il ricordo o un sogno malamente sognato, non certo ricordato. In questa giornata capita un po’ così, capita che è arrivata la tanto attesa pioggia che spazza via l’afa estiva e non resta più molto di quel che è stato prima. Si sapeva, sì, ma la sorpresa non viene lo stesso meno, un po’ come nella poesia di Cardarelli: «Autunno. Già lo sentimmo venire / nel vento d’agosto, / nelle piogge di settembre» (V. Cardarelli, Autunno, 1-3). Poi forse accade così anche nella vita, quando a un certo punto le avvisaglie aprono veramente la porta a una stagione nuova. Non so, non ci voglio pensare, anche perché tutto è metafora di tutto, e forse pure noi siamo metafora di qualcos’altro che non sappiamo, oppure sappiamo e non vogliamo riconoscere. Ma insomma oggi mi pare proprio che sia finita l’estate. 

Copyright (C) testi Federico Cinti 2018
 
Immagine:Photo by Mitchell McCleary on Unsplash

 

Nessun commento:

Posta un commento