lunedì 4 giugno 2018

Nel sole di giugno

Nel cielo allagato di sole
galleggia smarrito il colore
di mille perdute parole
uscite dal cuore,


di piccole, fragili storie
infrantesi simili alle onde
del mare, frammenti, memorie
tra tremule sponde


serene d’un tiepido giorno
che naufraga limpido a sera,
chiudendosi rapido intorno
nell’aria leggera


tra dolci, sognate carezze
d’un essere labile, vano,
fantasmi di sogni, vaghezze
di un tempo lontano.


Casalecchio di Reno (Bologna), 4 giugno 2018

Azzurro, oggi mi pare che l'azzurro circondi ogni cosa intorno, che quasi si possa respirare. Ecco, per me il novenario è di quel colore, del colore dei sogni, impalpabile e arcano, come una formula magica che affascina e incanta. E io non devo fare nulla, mi devo solo mettere in ascolto del mondo che mi abbraccia, che mi circonda, con i suoi suoni, i suoi odori, i suoi sapori. I colori... quelli provo a ricordarmeli, a occhi chiusi, a immaginarli nella loro purezza primigenia, aurorale, in un grande ritorno a quello che ero, simile a uno scavo dentro e fuori di me, appunto in quei cieli infiniti, in quegli abissi senza fondo dove cerchiamo quello che non possiamo. Eppure, troviamo sempre qualche cosa, un anfratto dell'anima, un frammento dell'essere che ci aspetta per essere riscoperto e portato alla luce. Sì, così, come alla luce di questo giorno così azzurro e limpido, così primaverile nella carezza del vento che lambisce ogni senso. e io mi lascio trasportare, come su una nave che va, spinta dal potere incantato dei soffi dell'aria senza limiti e confini, finché non giunga la sera, la lucida sera in cui adagiarsi un po' a riposare.

Copyright (C) Federico Cinti 2018
Immagine: Photo by Annie Spratt on Unsplash

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