venerdì 15 dicembre 2017

A Tripoli

Parlami un po’di Tripoli: ho ascoltato
il tuo racconto mille volte e mille,
Chiara, quando in un attimo incantato
brillava il sole nelle tue pupille

tra gli alberi laggiù, tra quelle case
basse immerse in giardini signorili,
lungo le vie geometriche pervase
d’un sapore d’antico, come i fili

di una favola nota. Dimmi il Reno
quasi senza onde nella calda estate,
il monte che, stagliandosi sereno,
fa la guardia alle placide giornate

di chi trascorre lì la propria vita
da un tempo senza età, dove digrada,
senza essere nemmeno percepita,
la costante pendenza della strada.


Casalecchio di Reno (Bologna), 2 agosto 2017

E la mia fantasia, come d’incanto, cominciò a navigare acque di sogno quando Chiara, una mia ex-studentessa, mi disse che abitava a Tripoli, la zona di Casalecchio che costeggia il Reno e che ora è collegata alla croce da una passerella. Anche della croce, poi, vogliamo parlare? Pochi sanno del Rio della Luna, un corso d’acqua tombato, che si trova quasi sul confine con Bologna e del Rio del Sole, che ha dato il nome all’omonima Trattoria dopo la Croce in direzione Cirenaica. Già, perché anche in quel di Casalecchio c’è una zona di questo nome tra via canale e via Andrea Costa. Ecco, non solo Tripoli, quindi, ma una costellazione (forse una nebulosa) quasi a ogni gruppetto di case. Mi raccontava, qualche anno fa ormai, Renato, un vecchio fornaio che abitava di fronte a casa mia, dei vari toponimi, su cui poi vorrei anche tornare, che oggi sono soltanto ombre di nomi.

Copyright (C) Federico Cinti
Foto di A.M.

Nessun commento:

Posta un commento