venerdì 29 dicembre 2017

Nel mio viaggio a Roma

Odio partire e odio ritornare,
qualsiasi sia la mia destinazione,
il motivo impellente dell’andare
e anche la compagnia delle persone,

per quel volgermi indietro a riguardare
quel che resta nel cuore, l’emozione
per quello che ho lasciato nel passare
tra mille cose nuove, cose buone,

per non essere là dove vorrei
essere o non più essere, capire
che non quello che hai, ma quel che sei

è importante e ogni volta riscoprire
che quello che mi manca è solo lei,
se odio tornare e odio ripartire.

Bologna-Roma, 29 dicembre 2017


Roma, un viaggio incredibile: erano anni, mi pare tre, che non ci andavo. Roma. C'è il mio amico fraterno Massimiliano che mi aspetta sempre a braccia aperte: lo conobbi ormai quasi un quarto di secolo fa, a Gela, durante una gara di traduzione dal greco di Eschilo. Insomma, un'amicizia lunga e significativa. Roma: questa volta m'attendeva un'incombenza particolare. Anzi, non so nemmeno se si possa chiamare così. Insomma, dovevo fare un regalo a una persona speciale e ho preso la Freccia Rossa. Ottimo treno, non c'è che dire, rapido, comodo, dinamico per andare a Roma. Ci sarei stato anche di più, di più d'un giorno dico, ma poi viaggiare non mi piace, almeno da solo, sempre con l'idea che devo tornare, che voglio tornare, anche perché a casa c'è la mamma che mi aspetta. 


Roma... le tappe obbligate le conosciamo, quelle cui non voglio mai sottrarmi: il Pantheon, lì dai tempi di Augusto e rifatto da Adriano, con quella sfera perfetta inserita nel cubo; ...












...piazza San Pietro con la maestà del Cupolone, tanto per citare Venditti, che non fa mai male, ...


... e infine Ciro, il mio pizzaiolo di fiducia, tra via Mercede e piazza san Silvestro, quello della pizza migliore, almeno per il mio semplice gusto raffinato. Roma, eppure ho questo presentimento, la prossima volta non torno da solo...











Copyright testi e foto (C) Federico Cinti 2017

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