lunedì 11 dicembre 2017

Autoritratto

Dire di me non è il mio forte: sono
timido a volte, a volte un po’ sfacciato,
perfido all’occorrenza, però buono
nell’animo, in ogni ambito educato,

lento all’ira, propenso più al perdono
che alla condanna, amante del passato,
attento a rimanere in riga e in tono,
non troppo sano né troppo malato.

So leggere di greco e di latino
e ho molte altre virtù, che qui non dico,
tra brioche alla crema e caffettino,

sono dolce, più dolce anzi d’un fico
da sempre, fin da quando ero bambino,
e il mio nome, ovviamente, è Federico.

Casalecchio di Reno (Bologna), 2 dicembre 2017


Non lo trovavo più, sì, cancellato del tutto, pensavo addirittura per sempre. Poi, come per caso, sempre che il caso esista, ho ritrovato l'inizio di questo mio autoritratto, che voglio riproporre, e così la seconda l'ho un po' (mica tanto, ma un po' sì) rimaneggiata e riadattata. Ho mantenuto la rima "fico Federico", perché a essere sincero non mi è mai spiaciuta, anzi... Sono quasi certo di aver scritto questo sonetto per i miei studenti, anche se non ricordo più di che anno... forse quelli del 2012 o del 2013. Poco importa. 
Credo che si possa giustamente associare a un'intervista radiofonica che mi hanno fatto il 30 luglio 2015, di cui vado molto fiero. Eh, la radio mi sarebbe sempre piaciuto farla e l'ho anche fatta, in quel di Porretta (Silla per l'esattezza), tra il 2000 e il 2001. Non mi dispiacerebbe tenere nuovamente una trasmissione...

Per andare alla pagina del programma radiofonico, clicca qui.
Per ascoltare direttamente l'intervista, clicca qui

Copyright (C) Federico Cinti 2017

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