Dante,
Leonardo e io nel mio studiolo
a
leggere, riflettere, vagliare
ognuno
nei suoi panni, nel suo ruolo
quello
che deve o che non deve fare,
ognuno
assieme all’altro, ognuno solo
a
scrutarsi nell’intimo, a guardare
la dritta
via, il cammino, il folle volo
da
seguire, da prendere o scartare
nell’immensa
voragine del cuore
dove
Francesca non è più felice,
Piero uno
sterpo tossico e incolore,
dove
Ugolino rode, Ulisse dice
l’ansia
di un desiderio superiore
e
Virgilio racconta di Beatrice.
Casalecchio
di Reno (Bologna), martedì 11 agosto 2015
Un paio d'anni fa, nel 2015, Leo e io (sì, diciamolo pure, forse più io che Leo) abbiamo avuto la brillante idea (oh, brillante lo dico io, con somma umiltà) di proporre alla Casa della Conoscenza di Casalecchio tre letture dantesche. Non erano letture compassate, come quelle accademiche, ma divagazioni e variazioni sul tema della "Commedia". All'inizio volevano essere proprio "due passi all'Inferno"; poi, non ricordo più nemmeno come, vista la nostra sventatezza, ma anche il mio modestissimo genio, si è pensato di intitolare la lettura "Due pazzi all'Inferno". Confesso, con un po' di nostalgia, che la parte più bella sono state le prove, un po' a casa mia, un po' a casa del nonno di Leo, molto in biblioteca... e poi il trionfo della prima volta, il cui titolo era "Lasciate ogne speranza, voi ch'intrate", sul tema dell'amore. Insomma, tali incontri sarebbero proprio da rifare, non so come e non so quando, ma i due magnifici attori dovrebbero ricalcare le scene, vestendo ancora i panni del saccente e del discente. Oh, io ci sono... posso solo confidare nel grande Leo Ventura.
Copyright (C) Federico Cinti 2017
Immagini:
1. Lettura di Federico Cinti e Leo Ventura alla Casa della Conoscenza di Casalecchio di Reno (BO).
2. Articolo da Il Resto del Carlino, 18 novembre 2015
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