lunedì 4 dicembre 2017

Nella pausa caffè



A poche cose non mi so sottrarre
tra le mille, infinite costrizioni
di un mondo dalle regole bizzarre
e in grado di creare situazioni

contorte, spesso simili a gazzarre
insensate, impossibili nei toni,
mentre si va dal Reno al Manzanarre
per citare il simpatico Manzoni:

l’una d’esse è il caffè, quello che passa
purtroppo lo scolastico convento
in una qualità sempre più bassa,

che ti rende però il cuore contento
con quella sua dolcezza di melassa
dove affogare ogni intimo tormento.


Casalecchio di Reno (Bologna), 4 dicembre 2017


Non so, ma mi devono sempre ritrarre in momenti rubati alla quotidianità? Oh, anche questa è scuola... questa mattina l'amico Paolo mi ha fotografato mentre prendevo il mio macchiato alla macchinetta. Del resto, è quello il momento in cui si scordano tutte le preoccupazioni, le angosce, le corse dell'ultimo minuto, proprio come il buon Catullo, che voleva giocare col famoso passero: "potessi io, come lei, con te giocare / e togliere dal cuore i tristi affanni" (carm. II 9-10: «tecum ludere sicut ipsa possem / et tristis animi levare curas»). Insomma, è proprio vero: al caffè non si comanda...

Copyright (C) Federico Cinti 2017

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