Deborah, Laura, Sara, Laura, Tiziana, Antonella, Alessandra, Dario, Elisabetta,
Elena, Carmen, Alessandra
E noi qui, condannati a ricordare
sull’orlo dell’abisso il dissennato
volo della follia, dove non fare
altro se non compiangere il passato
che non passerà mai, testimoniare
il muto urlo, il silenzio inascoltato
di chi continua ancora oggi a portare
i segni su di sé di ciò che è stato,
e noi qui, lungo il limite, in attesa
che il cuore umano cambi, si redima
dalla propria viltà, da quella offesa
che lo strugge, lo macera, lo lima
senza che possa giungere alla resa,
perché non sia più nulla come prima.
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Lettura di Leonardo Ventura
Indelebile nella mia memoria quel giovedì 6 dicembre 1990, una mattina in cui non si sapeva nulla, ma che mostrava i segni che qualche cosa di molto grave era successo. Tornavo a casa dal Minghetti e un traffico eccezionale per l'ora e il giorno affollava le strade non solo di Bologna, ma anche e soprattutto di Casalecchio. Poi, la notizia della strage, i nomi dei ragazzi... erano del mio anno, erano miei compagni di scuola delle elementari e delle medie. Un gelo attonito mi ha come paralizzato l cuore, un freddo che sento ancora adesso ogni volta che ripenso a quella ferita che non si chiuderà mai. Impossibile dimenticare, inconcepibile cancellare dalla memoria personale e civile.
Copyright (C) Federico Cinti 2017
Foto dei soccorsi successivi al disastro causato dall'Aermacchi MB-326 precipitato contro l'Istituto Salvemini di Casalecchio di Reno, autore sconosciuto, fonte: Wikipendia.
Foto dei soccorsi successivi al disastro causato dall'Aermacchi MB-326 precipitato contro l'Istituto Salvemini di Casalecchio di Reno, autore sconosciuto, fonte: Wikipendia.
in bellissimi versi una tragedia indelebile, un ricordo di lacrime e tenerezza, di rimpianto e di condanna per un destino prematuro ed ingiusto
RispondiEliminaCarissima Lidia, ogni anno si rinnova il ricordo di una sciagura che mai e poi mai avrebbe dovuto accadere. Erano i miei amici, i miei compagni di giochi e di studio... ricordare purtroppo è un fardello pesante cui, tuttavia, non possiamo sottrarci.
EliminaHai saputo, come sempre, toccare con i tuoi versi il cuore di ognuno di noi.
RispondiEliminaMagda, a è una ferita ancora aperta e parla appunto il mio cuore... anche questo, in fondo, si deve condividere, anche un momento di tristezza. Grazie di queste tue parole...
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