Il tempo si fa breve nell’attesa
del Signore che viene a rinnovare
la speranza dell’anima, sospesa
nel silenzio insondabile, a vegliare
come pensosa lampada che accesa
rompe l’oscurità per preparare
la festa più grandiosa, già protesa
alla felicità dove restare
appagati per sempre nella pace
superato ogni limite del cuore
che grida la sua gioia, che non tace
davanti all’assoluto lo stupore
di trovarsi lì, d’essere capace
di godere per sempre del suo amore.
Casalecchio di Reno (Bologna), 3 dicembre 2017
Oggi, che è la prima domenica d'avvento, la liturgia ripropone le parole di Gesù: «Fate attenzione, vegliate, perché non sapete quando è il momento». Certo, è un tempo d'attesa e di speranza, di preparazione e di compimento, in cui bisogna essere pronti con le lampade accese nella notte, come le vergini sagge che aspettano lo sposo. Anch'io voglio risvegliare in me quest'attesa... è l'ora della luce che squarcia le tenebre.
Copyright (C) Federico Cinti 2017
Foto: R. Kennison, Le vergini sagge e Gesù Cristo, facciata della cattedrale di Strasburgo
Molto bella. La tua spirituale sensibilità non lascia spazio all'indifferenza.
RispondiEliminaCome si può restare indifferenti, Marisa, a chi ti parla di speranza? Come ai discepoli di Emmaus, mi sento ardere il cuore alle parole di chi ogni giorno rinasce, e ci fa rinascere, a squarciare le tenebre del quotidiano vivere nostro.
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