sabato 27 gennaio 2018

Omaggio a Mozart

La musica oggi giubila, fa festa
riprende vita nella sua purezza
originaria, chiara, manifesta
come un vento nell’anima, una brezza


rigenerante, con fervore attesta
la sua assoluta, limpida bellezza
in una realtà grigia, cupa, mesta,
bisognosa soltanto di certezza,


perché oggi Mozart fu donato al mondo
dalla mano del massimo Fattore
che volle in lui mostrare il più profondo


senso del proprio genio creatore
nell’armonia perfetta, il più fecondo
mistero di una luce superiore.


Casalecchio di Reno (Bologna), 27 gennaio 2018




Nel giorno in cui è nato a Salisburgo Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791) credo sul serio che la musica debba fare festa, abbia di che rallegrarsi, possa trovare un motivo per gioire senza fine. Resto sempre stupito da questo compositore così geniale, ma anche così incredibilmente immediato. Non so, quando col coro studiamo qualche pezzo mozartiano, avverto sempre l'impressione che ogni nota sia la tessera di un gioco raffinatissimo che la mente del compositore ha concepito in un solo atto creativo, quasi ne conoscesse a priori l'intima essenza. E ancora più sorprendente è che studiare i suoi brani non è difficile, ma intimamente appagante. Con altri autori si avverte la fatica, mentre con lui la bellezza. E così ascoltarlo non stanca mai, quasi fosse una sorgente d'acqua viva che zampilla dolce e chiara. Forse per questo Mozart è nome a tutti noto, che non spiace mai, come uno spirito eternamente giovane, libero, fresco. Davvero occorre essere grati al "massimo Fattore", come avrebbe detto Manzoni di Napoleone, che lo ha donato al mondo per dare gloria al suo nome.

Copyright (C) Federico Cinti 20178

Immagine: Google immagini




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