martedì 9 gennaio 2018

Prima della curva


Da Cesarino, dove si biforca
via Canonica in via della Bastia,
il tempo pare proprio che si sia

fermato come me, come una volta
al di qua del canale silenzioso
nel suo placido scorrere. Riposo

un po’ qui, mentre l’anima riascolta
voci lontane, voci di una vita
aggrappatasi al cielo con le dita.




Casalecchio di Reno (Bologna), 
17 agosto 2017




E giù, per la curva a destra che dalla Porrettana porta a un altro bivio, quello tra via della Bastia e via Canonica, proprio nella casa d'angolo prima del ponticino sul Canale di Reno, come dimenticato dal tempo, con le sedie e i tavolini fuori lungo un piccolissimo marciapiede, si trova ancora un bar, da molti ancora chiamato col nome del vecchio proprietario, Cesarino. Non ho mai capito perché mio padre, quando ci andava, dicesse: "A vag int l'Ustarî". Certo, oggi ha cambiato gestore, uno che non c'entra nulla, ma non importa. Anche quello è un angolo della memoria, un rifugio del cuore. Qualcuno mi ha confidato che non gli piace, perché gli trasmette malinconia. Oh, forse è anche vero, ma ha quel gusto di vero che solo i luoghi in cui si vive e si sta bene hanno. Oh, lo ammetto: sarò eccessivamente romantico, ma non riesco a restare indifferente agli scrigni della memoria in cui continuo a vivere giorno per giorno.

Copyright foto e testi (C) Federico Cinti 2018

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